Oli essenziali: cosa bisogna sapere?

Gli oli essenziali apportano benefici sulla nostra salute, fisica e mentale. Cosa bisogna sapere per utilizzarli correttamente?

Cosa sono gli oli essenziali

Gli oli essenziali sono estratti di origine vegetale, profumati e di varia densità liquida-oleosa.
Nelle piante, questi oli svolgono un’azione vitale poiché:

  • attraggono gli insetti impollinatori;
  • allontanano i parassiti;
  • proteggono da muffe, batteri e infezioni;
  • mantengono il microclima attorno alla pianta.

Ogni olio essenziale viene estratto da una parte precisa della pianta (gemme, bucce del frutto, corteccia, radici etc..) e l’estrazione dovrebbe sempre avvenire all’alba poiché il calore del sole sprigiona la sostanza aromatica.

Il prezzo degli oli essenziali può apparire molto elevato ma questo è dovuto all’ingente quantità di materia vegetale necessaria per ottenere l’estratto finale.
Basti pensare che per ottenere 1 litro di olio essenziale di rosa occorrono 6 tonnellate di petali.

Inoltre, il costo giustifica la purezza del prodotto. In commercio esistono oli essenziali a basso prezzo poiché questi vengono miscelati con altri oli meno pregiati o si tratta di un prodotto contraffatto in laboratorio. Questi oli possono arrecare danni seri alla salute.

I benefici

Gli oli essenziali sono sempre più richiesti sul mercato poiché sono noti i benefici che i loro aromi apportano sul corpo, sulla mente, sull’umore e sulla salute generale delle persone.

L’aromaterapia è una medicina alternativa (non riconosciuta dalla scienza) che utilizzata proprio gli oli essenziali e gli aromi naturali per generare uno stato di benessere globale nelle persone. Questo tipo di medicina prevede l’inalazione delle essenze, oltre a livello olfattivo, tramite le vie orali, i massaggi e l’applicazione di impacchi.

Ogni olio essenziale viene contraddistinto da proprietà che apportano benefici ben precisi e per questo la scelta dell’aroma da utilizzare non è mai casuale. Per citarne alcuni…

  • LAVANDA: combatte stress e l’ansia;
  • MENTA PIPERITA: ha un’azione antimicrobica e antinfiammatoria che favorisce la guarigione da influenze e infezioni delle vie respiratorie;
  • LIMONE: aiuta la circolazione e favorisce il sonno, aiutando a rilassarsi;
  • TIMO: rinvigorisce la psiche e favorisce la guarigione della cute;
  • ORIGANO: allevia i dolori muscolari e combatte la stanchezza.

Gli oli essenziali nella storia

Gli oli essenziali nell'antichità

Sin dall’antichità, dalla Mesopotamia, alla Cina, agli Aztechi, si capì che esisteva una correlazione tra il profumo delle piante e i loro effetti benefici. Per questo i popoli antichi iniziarono a produrre creme e unguenti per la cura e il benessere del corpo, ma anche per riequilibrare lo spirito.

Già nel 4.500 a.C. gli Egizi scrivevano sui papiri di piante da utilizzare come rimedi a malattie o per allontanare le sciagure dalle loro case. Inoltre praticavano l’imbalsamazione dei defunti con unguenti e profumi.
I Greci e i Romani, invece, utilizzavano gli oli essenziali per i massaggi e i bagni. Nella Mesopotamia del 4.000 a.C. venivano ampiamente commercializzate delle sostanze aromatiche con le quali, oltre a profumare le case con i suffumigi, lenivano le irritazioni cutanee.
Nella Cina del 300 a.C. venne redatto un trattato con circa 100 oli essenziali da utilizzare per curare la salute.

Intorno all’anno 1.000 d.C., il medico alchimista Avicenna perfezionò il metodo di distillazione conosciuto all’epoca per ottenere gli oli essenziali. Nel Rinascimento gli oli essenziali entrarono a far parte della medicina.

Nel 1937 il chimico René Maurice Gattefossé coniò il termine aromaterapia. Quest’ultimo condusse degli studi specifici sull’olio essenziale di lavanda come cura delle ustioni e ferite. Questa scoperta venne fatta a seguito di un incidente accadutogli in laboratorio, a causa del quale si ustionò e grazie all’olio di lavanda riuscì a guarire velocemente. Successivamente il medico Jean Valnet continuò ad approfondire le capacità antisettiche e curative degli oli essenziali per aiutare i soldati feriti in guerra.

Negli anni ’90 Dominique Baudoux fondò la prima scuola di aromaterapia nella storia. Attualmente la disciplina è studiata in moltissimi paesi e mira a perfezionare sempre di più i processi di distillazione e di lavorazione degli oli essenziali.

Come si estraggono gli oli essenziali

Per millenni l’uomo ha studiato e lavorato per creare un metodo di estrazione che potesse rendere gli oli essenziali più puri possibili.

Ad oggi esistono varie tecniche di estrazione:

  • macerazione;
  • spremitura;
  • distillazione a vapore;
  • enfleurage;
  • estrazione con solventi;
  • estrazione supercritica Co2.
estrazione degli oli essenziali

Tecniche di estrazione

MACERAZIONE: I fiori e i petali vengono immersi in olio caldo (ad esempio di mandorle) e lasciati macerare. Quando l’olio è totalmente impregnato di essenza viene filtrato e lasciato decantare.

SPREMITURA: consiste nella rottura/spremitura meccanica delle scorze fresche degli agrumi. Questa tecnica è possibile solo con l’arancio, il limone e il bergamotto.

DISTILLAZIONE A VAPORE: sicuramente la più diffusa e utilizzata. Il vegetale dal quale estrarre l’olio essenziale è sottoposto a un continuo getto di vapore che lo porta ad espellere le particelle di acqua e olio (con questo le particelle odorose).
Le particelle, una volta refrigerate, si divino tra acqua e olio, quest’ultimo appunto è l’olio essenziale.

ENFLEURAGE: questa tecnica è molto costosa poiché richiede settimane di lavoro per ottenere il prodotto finito. È utilizzata solo per alcuni tipi di fiori estremamente delicati. I petali vengono sparsi su del grasso purificato, che ne assorbe l’essenza, e quando i fiori perdono il colore vengono sostituiti. Si procede così fino a quando il grasso è saturo di profumo. Al termine il grasso viene trattato per estrarne l’olio essenziale.

ESTRAZIONE CON SOLVENTI: molto utilizzato per i profumi ma sconsigliato per l’uso interno poiché parte del solvente utilizzato rimane nell’olio essenziale. Viene utilizzato un solvente che rilascia una sostanza semisolida, questa viene poi diluita nell’alcool. In seguito la componente alcolica viene fatta evaporare e ne rimane solo l’olio.

ESTRAZIONE SUPERCRITICA CO2: è una tecnica moderna e naturale ma molto costosa. L’anidride carbonica compressa (quindi allo stato liquido) viene fatta passare attraverso la sostanza vegetale che, di conseguenza, espelle le sostanze volatili e solubili. Queste ultime vengono riportate allo stato gassoso per estrarre le particelle di olio.

Veicolare gli oli essenziali

olio vettore alle mandorle dolci

Proprio per la loro composizione purissima, gli oli essenziali non possono e non devono essere utilizzati se non vengono prima veicolati. Il contatto con la pelle o l’ingerimento di un olio puro può arrecare seri danni come irritazioni, escoriazioni cutanee, allergie, difficoltà respiratorie e (nei casi più gravi) danni al fegato.

Ricordiamo che gli oli essenziali possono essere utilizzati in 2 modi.
VIA INTERNA: tramite ingerimento. L’olio essenziale deve essere diluito con alimenti come miele, zucchero o yogurt.
Assicurarsi sempre che sulla confezione ci sia la dicitura “Per uso alimentare” e consultare sempre un medico prima di utilizzarli.
VIA ESTERNA: tramite via cutanea (massaggi sulla pelle) o via respiratoria (profumi, aerosol e suffumigi).


Gli OLI VETTORE sono dei veri e propri oli vegetali ottenuti dalla porzione grassa di una pianta. È importante che vengano spremuti a freddo in quanto non devono contenere residui di solventi. Gli oli vettore hanno proprietà emollienti, idratanti e nutrienti per la pelle poiché sono costituiti da acidi grassi, cere, vitamine liposolubili come A, D, E, K.
Alcuni di questo sono:

Controindicazioni

Esistono delle CONTROINDICAZIONI sull’utilizzo degli oli essenziali che non devono essere ignorate.
È assolutamente sconsigliato l’utilizzo a:

  • donne in gravidanza;
  • donne in fase di allattamento;
  • bambini sotto i sei anni;
  • persone epilettiche;
  • persone ipertese;
  • persone che riscontrano allergie;
  • malati oncologici.


Inoltre, esporsi al sole dopo aver applicato degli oli essenziali sulla cute potrebbe arrecare danni alla pelle.
Si consiglia sempre di testare gli oli 48 ore prima applicandone una piccola dose sulla parte interna del braccio. In caso di reazioni allergiche, prurito o arrossamento evitarne il riutilizzo.

Nel caso di contatto con occhi o mucose, sciacquare subito abbondantemente con acqua e in caso di ingestione accidentale rivolgersi al medico o al centro antiveleni.

Principali oli essenziali o proprietà

Durante i massaggi gli oli essenziali vengono ampiamente usati poiché i profumi che emanano rafforzano gli effetti positivi del massaggio. La finalità del trattamento ha lo scopo di rilassare, tonificare o riattivare ed energizzare.
Un corso di massaggio con oli essenziali tratta tutto quello che bisogna conoscere sugli oli essenziali e il loro utilizzo durante i massaggi: dalle proprietà alle manualità per distribuirli sul corpo.

Gli oli essenziali principalmente utilizzati durante i massaggi sono:

  • Bergamotto: profumo fresco e fruttato con un affetto calmate e antidepressivo;
  • Eucalipto: ha un’azione purificante per le vie respiratori (indicato contro l’influenza e raffreddori);
  • Ginepro: aiuta la circolazione e ha un potere energizzante sulla psiche;
  • Lavanda: proprietà calmanti e antistress che favoriscono il rilassamento e il sonno. Oltretutto è antisettico e cicatrizzante;
  • Menta Piperita: aroma rinfrescante e ventolato che stimola la mente e allievi stress e ansia.
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