Yoga: cos’è e come si pratica
Cos’è lo Yoga?
Per l’Ayurveda, il corpo ha bisogno della giusta quantità di esercizio fisico per essere in salute, e intravede nello yoga la migliore pratica. In realtà non è solo esercizio fisico, come lo conosciamo in Occidente, ma è molto di più. Letteralmente questa parola significa “unione” con l’Essere Supremo, ovvero l’unione dell’ego con il Sé Divino. E’ una disciplina principalmente spirituale, un’arte, una scienza che offre delle metodologie pratiche per controllare il corpo e la mente. Il suo scopo è quello di portarli in equilibrio, e permettere così la meditazione profonda.
Lo Yoga lavora con l’energia del corpo e si basa su due aspetti fondamentali: il “PRANAYAMA” ovvero la respirazione e le “ASANAS”, ovvero le posizioni. Attraverso il controllo della respirazione la mente può calmarsi e raggiungere stati di consapevolezza più elevati; mentre attraverso le posizioni il corpo ritrova l’armonia, aumenta la flessibilità muscolo- articolare, le tensioni si sciolgono e la postura migliora.
Come si pratica lo yoga?
Lo yoga andrebbe praticato possibilmente a stomaco vuoto, prima di colazione o prima dell’ultimo pasto della sera, tenendo conto che la muscolatura si presenta più rigida al mattino e più rilassata alla sera. Non è necessario disporre di luoghi o attrezzature speciali, basta un piccolo spazio sul pavimento in cui poter star seduti. E’ importante praticarlo in luoghi dove si è sicuri di non essere disturbati, senza fretta e con concentrazione. Si consiglia un abbigliamento comodo, senza accessori che possano disturbare gli esercizi e possibilmente scalzi. Mediamente bastano 15 minuti di respirazione e 15 minuti di posizioni per raggiungere la giusta quantità di esercizi giornalieri.
La posizione Sukhasana
La posizione più famosa dello yoga è SUKHASANA, chiamata anche la posizione gioiosa o posizione facile. Si utilizza spesso per fare meditazione o gli esercizi di respirazione (pranayama). In questa posizione si è seduti a terra, con la schiena eretta e le gambe incrociate. I piedi vanno tirati il più possibile vicino all’inforcatura delle gambe e la spina dorsale deve stare dritta e allineata alla testa.
Sembra apparentemente semplice ma non è facile da raggiungere e mantenere nel tempo fin da subito, sopratutto per chi non è allenato. La difficoltà è a carico dei muscoli del busto, che devono compiere un grosso lavoro per tenere in equilibrio la schiena non appoggiata. Le prime volte le gambe provano sofferenza per la posizione prolungata, e le ginocchia fanno fatica a rimanere immobili e piegate. Con la pratica quotidiana però il corpo si ammorbidisce e la sua allenata flessibilità gli consente di non sentire più alcun dolore, anzi di essere in una posizione stabile e felice. È in questa stabilità che il respiro insieme al corpo e alla mente non percorrono strade diverse, ma un’unica via: quella della serenità, dell’equilibrio e dell’armonia.